Bologna, militanti di Forza Italia insultati durante flash mob. Dov’è la democrazia?
“Nella democratica Bologna succede che i centri sociali considerino Piazza Maggiore una loro proprietà inviolabile e si arroghino il diritto di cacciare un flash mob di Forza Italia sul tema della terza età promosso a livello nazionale dal dipartimento Seniores, a cui aderiva Azzurro Donna, Coordinamento per le politiche femminili di FI con sue rappresentanti e i Giovani”. A segnalare quanto accaduto sono Erika Seta, coordinatore regionale Azzurro Donna Emilia-Romagna, Morris Battistini, coordinatore provinciale FI per l’Appennino e Giuseppe Seminaroti, responsabile Seniore FI.
“L’aggressione è rimasta solo verbale grazie all’intervento immediato della Digos che ha schedato tutti i diseredati che si sono sentiti eroici difensori di un antifascismo che non c’era dimostrando, con la loro falce martello ricamato sulla mascherina, quanto la storia e la democrazia siano perfette sconosciute e stuprate da chi viene cresciuto con la convinzione di essere giusto per il solo fatto di essere di sinistra. Bologna si rivela una città che ha completamente perso la sua vantata apertura e dove governa una strisciante dittatura del pensiero che avviluppa ogni settore.
La condanna per il gesto di oggi non può che essere estrema ma deve accendere un riflettore su dove voglia andare questa città che sugli scontri sociali assume sempre più di frequente l’aspetto di una polveriera”, affermano.
“Con la loro prepotenza e aggressività verbale – prosegue Mariela Evangelina Fuentes, coordinatrice Appennino ed Alto Reno per Azzurro Donna – ci hanno insultati con parolacce, sentendosi difensori dell’antifascismo, ma non sapevano nemmeno di cosa parlavano data la loro giovane età. Hanno dimostrato la mancanza di ideali, di rispetto per gli anziani, per le donne, per i bambini presenti. Hanno dimostrato tutta la loro pochezza”.