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Il porto di Ravenna non sia di serie B

Il porto di Ravenna non sia di serie B

I sindacati denunciano la carenza di almeno 32 addetti doganali al porto di Ravenna, aprendo dunque una nuova riflessione sulla necessità di individuare Ravenna come sede strategica in ambito doganale. Purtroppo in questi anni, anche la Regione Emilia-Romagna ha fatto ben poco per riconoscere al porto di Ravenna quell’importanza e quel valore che consentirebbe di non subordinarlo ad altre realtà portuali. Con il risultato che quello ravennate, negli anni, è diventato un porto di serie B al quale manca persino una dotazione adeguata di personale.
Queste elezioni regionali sono un’occasione unica per mutare radicalmente l’approccio nei confronti del porto di Ravenna e ciò anche in considerazione della prossima ultimazione dei lavori di approfondimento del Canale per i quali, finalmente, è stato emesso il bando di gara. Il porto di Ravenna merita di essere valorizzato nella sua identità più vera e autentica: anche per questo il 26 gennaio il cambio di passo è assolutamente necessario.

Lo dichiarano in una nota congiunta Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di FI e Alberto Ancarani, candidato capolista FI Ravenna